giovedì 20 novembre 2008

La maturità non cresce con l'età

Spike Lee ha ragione: ai nostri giorni manca contatto fisico tra le persone. Alla fine ne risente più la sfera psicologica che non quella fisica. A me sembra però che manchi anche dell'umana solidarietà.

Scopro, infatti, che alcuni amici in realtà non sono tali dal momento che non si fanno più vedere né sentire quando ne avrei bisogno. Scopro che ad essere onesti e giocare a carte scoperte con le persone di cui ci si fida non aiuta, anzi si finisce a subire ridicoli doppiogiochi psicologici.

Mi si offre un contratto, ma nel contempo mi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto di ripensamento in nome di un nobile principio di responsabilità e fedeltà. Peccato che la logica che muove una tale richiesta sia più che altro egoistica. In fondo si rivela come mera sudditanza medievale. Manca umana solidarietà e ognuno tira l'acqua al proprio mulino. E allora perché non dovrei farlo anche io? Il punto è che sono immerso in un ambiente malato, stantio, e che puzza anche di marcio. Dovrei andarmene al più presto. Non che non ci abbia provato ma finora il sistema si è opposto al cambiamento.

Alla fine prenderò una decisione, come al solito all'ultimo minuto, e mi scuso anzitempo con chiunque ne rimarrà deluso o danneggiato. Quindi con me stesso, in primis, per il rammarico che mi causerò. Ancora una volta.

Si nasce soli e si muore soli, questo è fuori di dubbio. Da un po' troppo tempo cammino anche solo e devo dire che inizio a non sopportarlo più.